lunedì 22 giugno 2015

Recensione "La figlia della vendetta" di Giada Bafanelli



Una profezia di morte scuote Asgard dopo secoli di pace: qualcuno tradirà gli dei e scorrerà il sangue di molti innocenti.
Mentre Loki viene additato come traditore e Idun si trova invischiata negli intrighi di una corte di cui non le importa nulla, le valchirie, guidate dalla coraggiosa Brunilde, escogitano in segreto un piano per fuggire dalla città degli dei. E Sif, divisa tra l’amore nei confronti di chi l’ha salvata e il desiderio di vendetta, rischierà di cambiare per sempre il destino degli Æsir.



Recensione


"La figlia della vendetta" è un ottimo romanzo, ricco di azione e avventura, che si legge d'un fiato. 

Dopo il racconto "I giardini di Asgard", prequel del romanzo, pubblicato lo scorso anno, Giada Bafanelli ha mantenuto le promesse e con questa sua nuova prova  ha centrato perfettamente l'obiettivo dimostrando una grande abilità, infatti è riuscita a costruire una storia appassionante, mai scontata, ricca di avvenimenti drammatici e colpi di scena. Inoltre il POV multiplo permette di conoscere la storia secondo i vari punti di vista ed è una cosa che prediligo.

L'autrice ha una scrittura pulita, fluida, molto accurata, lo stile è equilibrato, diretto e proprio per questo risulta molto gradevole per chi, come me,  non ama il linguaggio troppo fiorito, ricco di orpelli e divagazioni  inutili.

I personaggi sono tutti ben caratterizzati, dalle valchirie a Odino, il Padre di Tutti, a Heimdall, il guardiano del ponte Arcobaleno, un elemento mirabilmente descritto. 
Heimdall inoltre mi ha colpito per la sua profonda umanità.

Sif, moglie di Thor è la cosiddetta "figlia della vendetta" che dà il titolo al libro, una donna che non ha mai trovato pace ma si è lasciata consumare dall'odio.
Molto originale il coinvolgimento delle Valchirie nella storia e il motivo della loro ribellione risulta credibile e ispira senza dubbio la solidarietà femminile .   
Il mio personaggio preferito è stato però Loki, che risulta simpatico pur non essendo propriamente uno dei "buoni". 
Da inguaribile romantica quale sono mi sarebbe  piaciuto un maggiore approfondimento del rapporto fra Thor e Sif, tuttavia rispetto la scelta dell'autrice.   

In conclusione, ho trovato affascinante questa incursione nel mondo di Asgard, e mi auguro di leggere presto un seguito. Una nota di merito anche per la splendida cover e per la modella che l'ha ispirata. 

Un'ultima cosa: molte persone sono profondamente diffidenti verso gli autori che si autopubblicano, come se soltanto le case editrici garantissero la qualità dei libri pubblicati ( pia illusione...), per quanto mi riguarda, finora le opere dei self sono sempre state letture molto piacevoli e "La figlia della vendetta" è un ottimo esempio in tal senso.  

1 commento:

Aenor Lullaby ha detto...

Grazie mille, Liliana! Non sai quanto mi fa piacere :)