martedì 7 giugno 2016

Recensione "L'uccello del tuono" di Valentina Marcone


TITOLO: L'uccello del tuono (La croce della vita#3)
AUTORE: Valentina Marcone
EDITORENativi Digitali Edizioni
GENERE:Urban Fantasy/Paranormal Romance
PREZZO: ebook 3,99 € cartaceo 10 €
PAGINE: 210



La saga è così composta:
La croce della vita
La stella dell'Eire
L'uccello del tuono

TRAMA

Alcune persone passano tutta la vita a prepararsi al peggio, pensano di essere capaci di affrontare qualsiasi avversità, spendono ore a immaginare scenari disastrosi e realtà terrificanti per essere sempre all'altezza. Anche io pensavo di esserlo, anni di duro allenamento fisico, sudore e dedizione continui, credevo di essere pronta a tutto, con l'appoggio della mia famiglia poi ero convinta di superare qualsiasi avversità. Potere, amore e rispetto ti fanno sentire al sicuro da tutto, sentivo di avere la forza di affrontare tutto quello che mi minacciava, licantropi, vampiri e qualsiasi altra creatura mitica. Ti guardi allo specchio e ti senti invincibile, con un consorte immortale accanto, con i fratelli Sincore a guardarti le spalle. E poi, quando la situazione richiede tutte le tue capacità, quando arriva il momento della verità realizzi... cazzo, quello era lo specchio delle brame.


Recensione

Terzo capitolo dell'avvincente saga creata da Valentina Marcone, "L'uccello del tuono" ha soddisfatto pienamente le mie aspettative.
Ancora una volta l'autrice è riuscita a tenermi incollata alle pagine fino alla fine della storia.
Eh, sì! Sono una lettrice che quando azzanna un libro non lo molla più anche se ci vuole tutta la notte per finirlo, specialmente quando la lettura è scorrevole come in questo caso

Deva , la Furia che praticamente abbiamo visto nascere, è cresciuta, ormai è diventata una donna e vive col suo amato Gabriel. Si sforza di conoscere meglio se stessa e i suoi incredibili poteri ma non è sempre facile .
Nel primo libro Gabriel non mi era piaciuto molto invece col procedere della storia lo apprezzo sempre di più. Mi piace il senso dell'umorismo che sta tirando fuori e il fatto che sia l'unico a non trasformarsi in uno zerbino per farsi calpestare da Deva, anzi le tiene testa egregiamente. Arrogante e nello stesso tempo anche molto protettivo, insomma un maschio alfa all'ennesima potenza...

Ho ritrovato con piacere l'entourage che circonda i protagonisti. I fratelli Sincore, più affascinanti che mai, e gli altri vampiri.
I licantropi hanno una parte importante in questo romanzo e saranno causa di un evento estremamente traumatico per la protagonista. Senza svelare troppo, dirò solo che creeranno non pochi problemi a Deva ma le permetteranno anche di crescere e di mettere alla prova il suo rapporto con Gabriel.
Le pagine del romanzo sono ricche di prorompente  sensualità (Deva non è più una bambina) ma tutto viene descritto con molto garbo.

Il POV è sempre quello di Deva, e secondo me sarebbe interessante conoscere  gli avvenimenti dal punto di vista di Gabriel, chissà che sorprese ci riserverebbe...

Anche stavolta l'autrice lascia in sospeso alcuni interrogativi sulle origini di Deva. Sappiamo che è una Furia destinata ai Vampiri, ma chi sono i suoi genitori biologici? Perché non si sono più fatti vivi?

L'unico appunto che avrei potuto fare riguarda l'ambientazione. La villa dei Sincore comincia a stare un po' stretta alla protagonista ma a quanto pare l'autrice ci ha pensato da sola...

In conclusione, #La croce della vita si conferma come una delle mie saghe urban fantasy preferite.

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